Il Wall Street Journal indaga il fenomeno su Amazon con un’inchiesta pubblicata domenica scorsa.

Anni fa avevamo gli mp3, ora Spotify, Apple Music ed Amazon Music Unlimited. Eppure, di colpo sembra di esser tornati a 15 anni fa, alle passeggiate per le vie del centro a fianco dei venditori ambulanti e dei loro tappeti di cd contraffatti venduti per pochi euro. Sembrerebbe infatti che la pirateria sui cd non sia morta, ma anzi sia tornata di moda sulle piattaforme online, in un certo senso adeguandosi agli standard moderni.

A dare la notizia è Hannah Karp del Wall Street Journal: quasi 1 disco su 4 venduto su Amazon è contraffatto. Il fenomeno sarebbe causato in parte dal mercato stagnante dei cd che, proprio grazie ai cd contraffatti e al conseguente abbassamento dei prezzi intorno al 17%, avrebbe ottenuto un “rinvigorimento”.

A rendersi conto di quanto stava accadendo è stata l’A2IM, l’American Association of Independent Music, che ha riscontrato come i dischi dei propri artisti venivano venduti a prezzi inferiori rispetto a quelli praticati da Amazon. Chi ha esperienza con l’ecommerce di Jeff Bezos sa che spesso accanto al prezzo del prodotto venduto da Amazon c’è la possibilità di valutare anche gli stessi prodotti proposti da altri venditori, spesso a prezzi più economici. Ma è proprio qui il nodo: l’assenza per Amazon di strumenti di reale controllo della merce immessa nel mercato.

Sollecitata sul tema, la RIAA – la Recording Industry American Association – ha voluto indagare il problema acquistando 194 cd nel mese di agosto. Tra questi, ben 44 sono stati riscontrati come contraffatti – circa il 23% del totale – con addirittura 18 di essi (poco meno della metà) venduti direttamente da Amazon. Tornando indietro nella filiera produttiva, i dischi incriminati provenivano esattamente da una fabbrica in Cina ed erano esattamente uguali nei dettagli, dall’artwork alle finiture. Un autentico shock per Amazon, che nelle parole del portavoce ha rivendicato

“Tolleranza zero nei confronti della vendita di falsi. Amazon  sta lavorando, congiuntamente con etichette e distributori, a identificare i colpevoli rimuovendo contestualmente i prodotti fraudolenti dal catalogo.”

Nel dubbio, meglio acquistare un vinile.