Facebook blocca video richiesta Universal

Facebook sta bloccando i video di cover per il copyright

Facebook sta rimuovendo i video di cover realizzate da artisti emergenti su richiesta della Universal: davvero la scelta migliore?

In un certo senso sembra di esser tornati a due epoche specifiche nell’industria musicale: i primi anni ‘2000 e la guerra a Napster o a quel periodo tra il 2007 e il 2011 in cui le etichette facevano la guerra ai giovani artisti per rimuovere le loro cover pubblicate su YouTube. Di fatto, le azioni fatte da Universal nelle scorse settimane ci fanno ripiombare indietro di almeno un decennio, in una fase storica in cui l’industria musicale proprio non sembrava preparata a fronteggiare (e “cavalcare”) le innovazioni tecnologiche.

I fatti. Nelle ultime settimane, il social network di Mark Zuckerberg ha rimosso i video realizzati dai fan contenenti delle cover: la notizia è venuta fuori grazie alla pubblicazione dei messaggi ricevuti da Facebook da parte della giovani cantautrice indie Sarah Hollins, nei quali si comunicava la rimozione dei video da parte della piattaforma per la violazione del copyright.

Il punto è proprio qui. L’accusa sostiene che la pubblicazione di questi video possa togliere ascolti (e quindi acquisti, download, streaming, visualizzazioni, ecc.) alle versioni originali dei video. Davvero? Possibile che un video da poche centinaia di passaggi (questo il numero delle visualizzazioni della sua “Cake by The Ocean” degli DNCE) possa andare a togliere fan all’originale? Perchè non si riconosce l’omaggio e il tributo fatto da un fan?

YouTube se la ride. Di gusto.

Già, perchè mentre Facebook esegue gli ordini senza opporre resistenza (e di fatto quindi mostrandosi complice della Universal) YouTube questo problema lo ha risolto. Da anni (ok, non esattamente alla perfezione). Proprio per trovare una soluzione alla possibile violazione di copyright da parte degli artisti, nel 2007 YouTube lancia il “Content ID“, il proprio strumento di ricerca che permette di confrontare i contenuti caricati dagli utenti con quelli pubblicati dalle major discografiche e televisive. Come funziona:

Ogni volta che viene individuato un video caricato da un utente che riprende quanto già caricato, il detentore dei diritti può scegliere se far rimuovere il video, lasciarlo caricato o guadagnarci sopra attraverso la pubblicità proposta da YouTube. Generalmente, la scelta più utilizzata.

Dunque ci si chiede: perchè Facebook non fa lo stesso? Perchè non trova una soluzione che possa metter d’accordo tutte le parti?

Quel che si sa è che questo è solo l’inizio.

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